lunedì, luglio 31, 2006

Beyond my living ways





DIGRESSIONI – Ripensandoci…



Scuola media. Appena squillata la campanella mi riprendo dal fantasticare. Pensieri lontani al rallentatore, che coinvolgono tappeti rossi, flash e statuette dorate. Qualcosa si sta delineando nella mia mente (e sta cambiando), ricordo che ancora non avevo un’idea ben chiara di dove queste considerazioni mi avrebbero portato. Ma non importa, non c’è più tempo per pensare, è arrivata la “sacra” ricreazione.
C’è stato un momento preciso in cui in me è scattato il fascino passionale della cinematografia, il primo passo per arrivare a quella scritta, alla critica. Attirato da una minuscola locandina sul giornale, andai con mio padre e mia cugina a vedere al cinema Ace Ventura.
Il 1994…è al termine della proiezione che è cominciato tutto.
Non è stato certo un capolavoro della storia del cinema a farmi accostare alla settima arte, anche se considero il film un capolavoro del suo genere, esplicitamente comico, e Jim Carrey un genio d’attore. E’ bastato poco a fare il salto, sintomo che in me la predisposizione era innata.
Cementificandosi questa a volte insana attrazione, mi ha portato ad esplorare tutti quegli italici recessi dove la parola cinema si annidava. Sale di doppiaggio, mostre di cinema, studi televisivi, set e conferenze stampa. Ad essa si affiancava il voler scrivere, l’impeto di scrivere e di saperne di più sul variegato argomento. Partivo dal prodotto confezionato per arrivare, attingendo dalla vastità della Rete, ad una fruizione del medium a 360°.
La crescita è cambiamento, perciò accorgendomi di essere uno spillo nell’oceano, ho ridimensionato le mie conoscenze, rivisto le mie basi e sono partito. Non di testa, ma negli USA.
Per cercare oltre, sfruttando le mie esperienze e trovare l’input che decidesse cosa fare del grande passo, nome ingannevole che indica la realtà…universitaria.
L’impatto sensoriale oltre ogni aspettativa, beyond my living ways, mi ha aperto gli occhi e quando sono rientrato sapevo.
Sapevo da dove volevo cominciare e che non sarebbe stato facile arrivare dove tutt’ora non intravedo nemmeno la meta. Però mi sono mosso dai blocchi e questo è stata una buona iniezione di fiducia. Ora spetta a me non lasciar cadere i remi.
Negli ultimi tempi ho rivisto il mio rapporto con il cinema, sempre più simbiotico e disinibito, al pari con le altre manifestazioni quotidiane. Approfondisco e sento il bisogno di essere informato e d’informare. La costante voglia di un confronto che porti a concreti progetti collettivi non fa che pormi sulla mia personale lunghissima strada verso l’appagamento, professionale e non solo.
Il Cinema non mi ha cambiato la vita, ha cambiato il modo in cui io la percepisco.

SimOne

1 commento:

Anonimo ha detto...

eccomi che posto al tuo ultimo commento. belle parole, mone...l'inizio di un tutto nn è sempre così chiaramente individuabile. certo, sarebbe stato molto più prosaico se a dare inizio a tutto fosse stato un fellini, un de niro, piuttosto che un jim carrey in una delle sue versioni più cazzone...o meno drammatiche, ke dir si voglia!
so di essere una voce fuori dal coro, vista la mia età, ma sarebbe bello trovare sul vostro blog il commento a qualche film italiano dei tempi che furono, accantonando per un momento la grande hollywood o i verdone e muccino di turno, con tutta la stima!
e comunque ragazzi...ben fatto! elisa