martedì, agosto 01, 2006
BASKET: Io e la palla a spicchi
The Wizard
Andrea Bargnani: uno dei talenti romani sfornati dal Pas Don Bosco, prima scelta NBA nel draft 2006 ------------>
Con il basket ho a che fare da ormai 10 anni, ne colgo le sfumature, il non-detto e il manifestato, e tutto ciò che passionalmente gli gravita attorno.
Mio padre avrebbe preferito che imparassi a giocare a calcio, ma io –come molte altre volte in futuro- decisi di fare di testa mia e , verso la fine delle scuole medie iniziò la mia fame di basket.
Il cielo volle che me la cavassi bene subito, senza sforzi eccessivi, fatto estremamente importante quando si parla del sottoscritto e della sua manifesta riottosità nei confronti di faccende che pretendono pazienza (mai fatto un puzzle)….e questo mi permise di innamorarmi della pallacanestro.
E ne sono ancora profondamente innamorato.
Ne ho bisogno in ogni sua manifestazione, dallo stridio delle scarpe sul pavimento, fino al rimbalzare della palla e al fetore di 10 persone che corrono da 2 ore su un campo al coperto, magari in estate…l’unico rumore di cui non sento necessità è quello che fa la palla quando finisce sul ferro, perché 9 volte su 10 significa che si è sbagliato un tiro.
Dopo la parentesi della scuola media ebbi la mia seconda folgorazione….IL PAS DON BOSCO.
Il Pas era ( è? ) un centro sportivo prettamente cestistico – i campi da calcio li vicino li odiavo – costituito da tre campi regolamentari esterni ed uno un po’ più piccolo interno; lì incominciai a fare veramente sul serio, impegnandomi con una concentrazione e dedizione che raramente ho avuto in tutta la mia vita….non vedevo che il canestro e adoravo tutto quel che comportava la mia scelta, dalle fatiche alle gioie – non parlo di vittorie perché all’epoca erano veramente poche-…tanto per fare un esempio: la preparazione atletica nel tunnel era una delle pratiche sadiche preferite da Emiliano Loffredo (n.a. by SimOne: “come non ricordarselo..”), non importava che tempo tirasse, quando vedevi il tunnel speravi finisse più in fretta possibile, era massacrante. Ma divertente.
Temprante, accattivante, stimolante, gratificante, tutto ciò era il Pas e la pallacanestro per me.. e lo è ancora.
Iniziai a giocare con Corrado Innocenti , che mi prediligeva spudoratamente, cosa che faceva infuriare non poco i miei compagni di squadra…mi ricordo che iniziai a montarmi la testa, e ci pensò Emiliano Loffredo a riportarmela al suo posto, e sotto di lui ho capito veramente la profonda derivazione etimologica della parola “ fatica”.
Grazie a questi due allenatori ho appreso le conoscenze che ancora oggi, anche se ampliate e rifinite, mi consentono di divertirmi al massimo in quel che adoro fare e che forse faccio meglio: giocare a pallacanestro.
Desidero ringraziare ovviamente anche Roberto Castellano e il suo infaticabile ruolo di allevatore di giovani talenti. Un grazie anche a Marino Segnani per avermi costretto a ridurre il mio gioco essenzialmente nella difesa, per 3 anni, in modo che adesso apprezzo anche quella ( anche se non credo fosse quella la sua intenzione )…e grazie ai miei compagni del Magic, che mi hanno fatto sentire “dentro” la squadra per la prima volta in vita mia.
Ah, dimenticavo di dire che il Pas è il luogo dove ha iniziato Andrea Bargnani , prima scelta assoluta del draft NBA 2006 e ora giocatore dei Toronto Raptors. Onore al Pas, culla del Basket Montesacrino. Grazie.
Scion
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1 commento:
Il training camp per la Tiber procede sottoforma di Coppa Italia, e nel match contro la Stella Azzurra a bordo campo c’era Andrea Bargnani, ex stellino, prima scelta assoluta quest’anno al draft NBA. Applauditissimo dal pubblico, il campione romano ex Benetton e campione d’Italia 2006, ha firmato autografi e si è intrattenuto con i vecchi compagni di squadra prima di fare ritorno ai Raptors.
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