domenica, ottobre 08, 2006

BASKET: Virtus Roma 93 - Phoenix Suns 100


Abbiamo assistito con i nostri occhi ad uno spettacolo e ne siamo rimasti estremamente soddisfatti. La NBA è questo, uno show all’interno del grande palcoscenico della pallacanestro. Era dal lontano 1989, tempi del Mc Donald’s Open che in Italia non arrivava una franchigia della National Basketball Association, ma l’altro ieri di fronte ad un Palalottomatica strapieno, la Virtus Roma ha affrontato e perso onorevolmente contro i Phoenix Suns (squadra al vertice della Lega) guidati da coach Mike D’antoni, che schierava in campo solo due del trittico delle meraviglie: Steve Nash (2 volte MVP), Shawn Marion e Stoudemire. Quest’ultimo, dopo l’intervento al ginocchio che gli ha fatto saltare un intero anno, lasciato precauzionalmente in panchina, a meno di un mese dall’inizio della regular season 06-07. Lo Europe Live Tour a Roma, coinciso nemmeno troppo fortuitamente con l’ingresso nella lega professionistica americana di Andrea Bargnani e voluto fortemente dal sindaco di Roma Veltroni e dal commissioner della NBA Stern, ha portato grande entusiasmo nella capitale, la cui enfasi cestistica è stata pari ai fischi rivolti alle pessime decisioni arbitrali che hanno alzato la temperatura nel palazzetto, nonostante l’amichevole e lo sfoggio di grande spettacolo portato dai soli dell’Arizona, team che per l"occasione ha sfoggiato un tricolore sulle maglie da gioco. Il match: le stelle NBA vogliono la vittoria, Hawkins e Bodiroga vogliono invece regalare spettacolo al pubblico, anche se per il canestro bisogna ripassare più tardi. Meglio Giachetti in cabina di regia e Moiso in post basso, ma il potenziale da fuoco dei Suns è troppo e così la Virtus si è arresa, giocando e divertendosi, tra un intermezzo e l’altro delle cheerleader arancioviola. Tra un time out e l’altro anche la standing ovation per Bill Russel, ex centro difensivo dei Boston Celtics, vincitore di 11 titoli NBA in 13 stagioni, acclamato dal pubblico e comodo in tribuna a godersi lo spettacolo. Proprio così, nonostante qualche eccessivo momento di silenzio (il basket non è purtroppo il calcio in Italia) l’incontro tra i Suns e la Lottomatica doveva essere una festa per tutti gli appassionati e così è stata. Sino in fondo alla retina.

simulescion3

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