venerdì, marzo 16, 2007

Digressioni....Inizia lo SPRING BREAK





COS' E' THE SPRING BREAK?


La Wikipedia inglese lo definisce come: "a week or more of recess during the spring term at school".


A noi dice poco o niente, specialmente se universitari. Ma quando ci riferiamo al break di primavera per i collegiali statunitensi, dunque il mondo studentesco made in USA, ecco che il discorso cambia radicalmente, le labbra pronte a distendersi in un sorriso sornione, l'occhio che ammicca, la testa che inizia a dondolarsi al ritmo di una musica immaginaria. Almeno per chi non lo vive o non lo ha già vissuto. Nel periodo che va da fine febbraio fino a metà aprile, esattamente varia di posto in posto, migliaia di studenti e studentesse si riversano sulle spiagge della Florida o del Messico, armati di lozione solare, birra a fiumi e la ferma intenzione di divertirsi/rockeggiare fino alla fine del mondo conosciuto. Tutto questo per un paio di settimane. Giusto il tempo per noi di simulescion di andarlo a verificare (a Miami) e poi tornare da voi, da bravi cronisti, a riportarvi attentamente notizie e curiosità su quello che ogni anno è considerato L'EVENTO. Dunque, pausa breve, poi torneremo ad affrontare i nostri temi preferiti. Magari col sorriso ebete di chi ha visto...
aurevoir
simulescion3

domenica, marzo 11, 2007

CINEMA: TodeTì


Porsi di fronte ad un thriller spesso significa affrontare interpretazioni di carattere fortemente personale. Considerando che il prodotto in questione è un mediometraggio italiano alla cui realizzazione il sottoscritto ha preso parte (come assistente di produzione), il lavoro di recensore non appare agevole: una sfida insomma.


I mille volti di Roma confluiscono sempre in una visione romantica dell’urbe. E’ solo scavando nelle sue sordide viscere periferiche che si arriva a comprenderne il lato più oscuro e meschino. Partono con questo assunto i primi fotogrammi di Tode Tì, il primo film realizzato dall’esordiente Valerio Esposito (assistente alla regia di Fausto Brizzi, in Notte prima degli esami oggi). Dai titoli di testa si intende subito come la fotografia e la scelta delle immagini cerchi di distaccarsi dal prototipo del genere all’italiana, bucando la cortina dei grigi cittadini così diversi dai toni iperbolici delle fiction televisive. L’impatto con la contemporaneità appare il cardine su cui Esposito gioca le carte del suo film e, senza assolutamente citare paragoni fuori portata, nonostante i chiari rimandi ad I soliti sospetti, è chiaro come questo sia il punto di forza e il punto debole dell’intera sceneggiatura. Ispirato dal reale furto della statua del Santo Bambino dell’Ara Coeli avvenuto nel 1994, l’autore narra l’episodio di una banda di criminale assoldata dalle forze dell’ordine per ritrovarlo, in cambio della fedina penale pulita. Niente andrà secondo i piani. Considerando come non sia mai semplice affrontare con il dovuto estro un genere cinematografico inusuale nel panorama tricolore, la struttura di Tode Tì pecca di inventiva letteraria, nel senso che risulta a tratti involontariamente poco verosimile. Il film (28’) viaggia sulle onde ipnotiche della suspance finché l’iniziale idea dell’opera, da seducente muta in opaca, torcendosi su se stessa e aggiungendo confusione al montaggio finale. E’ proprio il ritmo, in sostanza, che tiene legato lo svolgimento della storia, la quale via via assume toni sempre più scuri e drammatici. Una seconda opera prima (n.a. Esposito ha già girato un corto), che lascia intravedere tutto il potenziale visivo e innovativo del giovane regista romano, nonché la sua cura minuziosa per i dettagli di scena, essendo stato sorretto da un cast di professionisti che hanno aggiunto quel valore umano amatoriale necessario ai fini del progetto. A fronte di una recitazione scadente e di uno script di basso livello, da cui derivano dialoghi al limite del farsesco che penalizzano Tode Tì oltre i suoi demeriti, il film ha comunque il pregio di attrarre l’interesse dello spettatore, calandolo nella tela del racconto. Insomma, un esordio noir convincente a metà, che comunque consegna all’integralistico mondo della cinematografia italiana un talento grezzo da poter sviluppare.
SimOne

martedì, marzo 06, 2007

MUSICA: L'Heineken JF si sposta a Venezia


Fonte_:
http://www.jugo.it/



In scena da giovedì 14 a domenica 17 giugno, l'Heineken Jammin' Festival avrà tra gli ospiti artisti del calibro di Iron Maiden (giovedì 14), Pearl Jam (venerdì 15), Aerosmith e Smashing Pumpkins (sabato 16) e Vasco Rossi in chiusura. Per il Blasco si tratta della quarta partecipazione all'evento, dopo quelle memorabili del 1998, 2001 e 2005. Il prezzo del biglietto è di 40 euro + diritti di prevendita per la singola giornata e di 140 euro + diritti di prevendita per l'abbonamento a tutti e quattro i giorni. Quattro giorni rock al Parco San Giuliano di Mestre, Venezia il 14, 15, 16 e 17 giugnoIn occasione dei 10 anni di Heineken Jammin’ Festival, Heineken Italia, che promuove il festival e Milano Concerti, che produce e organizza il festival, hanno ufficialmente comunicato che il raduno rock è stato spostato dalla storica location dell’Autodromo di Imola al Parco San Giuliano di Venezia, un’area di circa 700 ettari, e per la prima volta il festival avrà una durata di quattro giorni.
Di seguito il programma completo dell'Heineken Jammin' Festival 2007:

- Giovedi 14 giugno Headliner: IRON MAIDEN. Sul palco anche: Slayer, Stone Sour, Papa Roach, altri artisti di definire e il vincitore dell'Heineken Jammin' Festival Contest 2007

- Venerdi 15 giugno Headliner: Pearl Jam. Sul palco anche: Linkin Park, The Killers, My Chemical Romance, altri artisti di definire e il vincitore di Heineken Jammin' Festival Contest 2007

- Sabato 16 giugno Headliner: AEROSMITH - Smashing Pumpkins. Sul palco anche: Incubus, altri artisti di definire e il vincitore di Heineken Jammin' Festival Contest 2007

- Domenica 17 giugno Headliner: VASCO ROSSI. Sul palco anche: J-Ax , altri artisti di definire e il vincitore di Heineken Jammin' Festival Contest 2007.

simulescion3